venerdì 28 febbraio 2014

Storie di vita. Riccardo ci racconta la sua vita nella città dove tutto è possibile: New York City - di Giorgia Perbellini per LuxuryandTourism

Oggi intervisto Riccardo, italiano emigrato nella Grande Mela da molti anni dove si è inserito con successo nel mondo del Real Estate. Sentiamo cosa ci deve raccontare sulla città che non dorme mai.
Da quanto tempo vivi a New York? Hai sempre vissuto in Italia prima?

Vivo a NYC da più di 7 anni. Ho sempre vissuto in Italia prima del trasferimento.

Quali sono state le prime difficoltà che hai incontrato?

New York e' una metropoli che può intimidire all'inizio. C'e' molta competizione. Le difficoltà iniziali per me sono state la lingua inglese, che andava perfezionata, e la comprensione delle dinamiche di interazione nel mondo immobiliare. Bisogna essere in grado di capire perfettamente le esigenze di clienti che provengono da diverse parti del mondo e saper offrire l'assistenza necessaria per ogni diversa situazione.

Il tuo lavoro è rimasto lo stesso anche dopo il trasferimento?

In Italia mi sono laureato alla Bocconi e poi ho lavorato per pochi mesi, durante una internship, come business analyst presso BG Group. Dopo questa esperienza mi sono subito trasferito a New York dove ho cominciato ad interessarmi al settore immobiliare. Quindi la mia esperienza, salvo la breve parentesi iniziale, e' totalmente legata alla Grande Mela.


Come vedi l'andamento immobiliare a New York e in generale negli Stati Uniti? Sembra che la situazione si stia risollevando più rapidamente che in Italia...

New York è in una fase positiva e di mercato in crescita da un paio d'anni almeno. Siamo tornati a ottimi livelli di volumi di vendite, passando da un alto livello di "magazzino" (proprietà in vendita) nel 2009 al minimo storico dei primi mesi del 2014. Anche i prezzi sono tornati ai valori precedenti la crisi 2008/2009.
La domanda è salubre e l'offerta non è vastissima quindi i prezzi tendono a salire.
Negli Stati Uniti la situazione è simile, dipende dai diversi mercati ma comunque generalmente in ripresa e con buone prospettive.

New York detiene ancora il primato di città che detta moda e tendenze come  qualche anno fa o è stata scavalcata da altre metropoli come Tokyo o Berlino?

Non saprei rispondere su Tokyo e Berlino perchè non le conosco bene. Ma posso dirti quello che vedo qui nella Grande Mela. Per me questa città ha una energia speciale, un dinamismo unico e
una varietà di talento grazie alle persone che vengono qui da tutte le parti del mondo con il sogno e la speranza di creare qualcosa di bello e diverso. Io dico sempre che la nostra Italia è il Paese più bello ma New York è la città più energetica e fantastica che ci sia.

Come definiresti il popolo newyorkese? Ha una propria identità o è un mix di culture che poco si amalgamano tra loro?

NYC è un vero e proprio melting pot. Ma è anche una città che insegna la stessa "lingua" a chi ci abita. Praticità e' forse la parola migliore per definire lo spirito newyorkese. Qui non si bada molto a chi è l'interlocutore, ma piuttosto alla sostanza della conversazione, a quanto si può costruire insieme. Questa positività è parte integrante della cultura americana, che tende a vedere il bicchiere sempre mezzo pieno. Quando decidi di vivere qui, proclami automaticamente la tua volontà di essere aperto a diversi stimoli e diventare parte dell'energia della città. Newyorchesi si diventa, non si nasce.

Che consiglio daresti ai giovani che stanno pensando di partire per la Grande Mela per realizzare i propri sogni?

Sappiate che i vostri sforzi saranno ripagati. Perseverate nella vostra area d'interesse e le soddisfazioni arriveranno.


Immaginati tra dieci anni: ti vedi in Italia, a New York o in qualche altra parte del mondo?

Il lavoro di broker immobiliare e' legato al mercato geografico quindi sicuramente sarò fra New York e Miami. L'altra attività che ho recentemente cominciato a trattare offre invece investimenti in fasce di prezzo che non sono presenti a New York. Tra dieci anni mi vedo qui negli Stati Uniti, a fare il lavoro che amo e che con impegno e passione sono riuscito a realizzare.


di Giorgia Perbellini per Luxury&Tourism

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