martedì 31 dicembre 2013

Mar Rosso torna alla ribalta a Capodanno Sempre alto l’interesse italiani per lmete esotiche durante l’inverno (ANSA)


Non risente di particolari flessioni, nonostante la crisi economica, l'interesse degli italiani per le destinazioni esotiche durante il periodo invernale.

Tra le mete, emergono Cuba, Santo Domingo e Messico e Oceano Indiano. Le Isole Canarie si confermano destinazione amata da chi viaggia nella stagione fredda, in primis Fuerteventura e Tenerife. 

E poi c'è il Mar Rosso, tornato alla ribalta dopo la rimozione dello sconsiglio da parte della Farnesina: durante il week end natalizio, nei villaggi turistici sono arrivati oltre mille turisti italiani e per il Capodanno è previsto un raddoppio delle presenze.

Un dato rilevante, considerando un fermo di tre mesi dei flussi turistici non solo provenienti dall’Italia ma anche da altri Paesi europei. I tour operator hanno lavorato per rilanciare la destinazione: “Il Mar Rosso – ha detto Stefano Pompili, direttore generale di Veratour - è ineguagliabile in quanto ad attrattività e competitività rispetto ad altre località”. Il clima mite rende la meta appetibile per gli europei, in particolare durante la stagione invernale. Il paesaggio, il mare limpido e le meraviglie della barriera corallina sono la motivazione principale di viaggio di chi ama praticare attività subacque o snorkeling. Il Mar Rosso è anche un tuffo nella cultura orientale: dai luoghi di culto alle strade su cui convivono cammelli e automobili, dalle creazioni artigianali dei papiri alle decorazioni con la sabbia colorata, dalle spezie agli oli essenziali. 

Anche le istituzioni locali puntano a rilanciare il turismo nell’area egiziana lontana dai disordini attraverso un piano di investimento dedicato all’area del Mar Rosso: Khaled Fouda, governatore del Sud del Sinai, in un incontro con la stampa a Sharm El Sheikh, ha annunciato i progetti di conversione dell'aeroporto militare di Ros El Sidr in aeroporto civile, di raddoppio delle piste di atterraggio e del numero dei terminal dell’aeroporto di Sharm El Sheikh e un piano di sviluppo del turismo termale. "Per noi - ha spiegato il governatore – la città di Sharm rappresenta il 40% dei ricavati del turismo in tutto l'Egitto". Ha poi voluto sottolineare: “Siamo distanti circa 500 km da Il Cairo e effettuiamo un controllo costante per mantenere in sicurezza l’area del Mar Rosso, che non è mai stata in stato di pericolo dall’attentato del 2005”. 


A distanza di tre anni dall'inizio delle proteste della primavera araba, gli effetti negativi sull'andamento turistico in Medio Oriente sono, infatti, tangibili. "Sul Mar Rosso - ha detto Khaled Fouda - quest'anno abbiamo accolto otto milioni di turisti internazionali, una flessione significativa rispetto ai 14 milioni del 2010”.







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