giovedì 12 dicembre 2013

ITALIA CHIAMA ITALIA - Santo Domingo, fare impresa nella Repubblica Dominicana - Anche la redditività degli immobili è sorprendente se paragonata ai valori europei: si arriva fino al 10% annuo sull'importo investito







Anche la redditività degli immobili è sorprendente se paragonata ai valori europei: si arriva fino al 10% annuo sull'importo investito
Rientrano i cittadini che avevano deciso di tentare fortuna all'estero. Le agenzie immobiliari assumono dipendenti russi madrelingua, tanti sono i clienti che si presentano per un acquisto immobiliare. Gli spagnoli sono in assoluto i primi investitori immobiliari. Anche noi con calma ci stiamo arrivando. Non parliamo di un mondo parallelo ma della Repubblica Dominicana che piano piano, senza fare scalpore, sta diventando un'eccellenza del Sud America.
Certo il clima, l'oceano e le spiagge fanno già molto, ma da soli sarebbero le motivazioni sufficienti per passarci una vacanza, non per decidere di investire in questo Paese. Invece c'è di più. Nel 2004 è nato l'accordo Dr-Cafta che consente attualmente ai dominicani di commerciare senza imposizioni doganali con gli altri paesi caraibici e con gli Stati Uniti. Nel 2005 si arriva anche a un accordo, ampliato nel 2010, tra il Mercosur (il mercato dei Paesi del Sud America) e la Repubblica Dominicana, che ha permesso a quest'ultima di iniziare un commercio di libero scambio con i paesi membri tra cui Brasile, Argentina, Uruguay e Venezuela. Ma la spinta decisiva è arrivata con il Presidente Danilo Medina, in carica dal 2012, che si sta fortemente impegnando per elevare lo standard di vita della popolazione e per attirare di conseguenza nuovi investitori. Non per niente è uno dei volti più amati del Sudamerica, con il consenso dell'80% della popolazione.
Una delle prime iniziative del governo Medina è stata quella di aumentare le cosiddette zone franche: continua a leggere su Italia chiama Italia

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