venerdì 29 novembre 2013

Storie di vita. Innamorarsi perdutamente di una città e decidere di trasferirsi -di Giorgia Perbellini per www.LuxuryandTourism.com


Oggi intervisto Rosita, una ragazza veronese di 24 anni che da qualche tempo ha deciso di stabilirsi a Varsavia, capitale della Polonia.
Da quanto tempo vivi in Polonia? Hai sempre vissuto in Italia prima o hai esperienza di vita anche in altri paesi?

Ho sempre vissuto in Italia, tra Verona e Reggio Emilia, dove ho frequentato la laurea triennale di Marketing. Proprio grazie a un progetto universitario, l'Erasmus, mi sono trovata a vivere e studiare qui per 5 mesi. Non avevo mai valutato prima l'idea di poter restare a vivere qui anche dopo quell'esperienza, e invece ci sono rimasta e ora sono passati quasi due anni!

Quali sono state le tue prime impressioni una volta arrivata e quali le difficoltà?

La temperatura glaciale di circa -20 gradi può essere considerata una difficoltà? Scherzi a parte, essendo partita molto giovane (22 anni) all'inizio non è stato facile ritrovarmi da sola in una città così grande e completamente sconosciuta. Poi, dopo un mese circa, la solitudine e le paure sono state travolte dalla mia voglia di conoscere, esplorare e immergermi a 360 gradi nella vita polacca. La lingua non è stata di grande aiuto essendo una tra le più difficili al mondo, ma con l'inglese sono sempre riuscita a comunicare alla grande. Ma al di là di tutto Varsavia è stata un amore a prima vista, difficile da spiegare. L'ho sentita mia dal primo momento... come se ci avessi sempre abitato... ho viaggiato spesso ma non mi era mai capitato, forse è questo il motivo per cui ora ci vivo.


La decisione di trasferirti è arrivata dopo un periodo di Erasmus. Quali aspetti della vita a Varsavia ti hanno convinta a cambiare Paese? E' stata una decisione maturata nel tempo o più un "buttarsi" in una nuova esperienza?

Dopo il periodo di Erasmus, che considero molto importante nella mia vita ma lo associo più a una lunga vacanza che altro, è arrivato il momento di fare sul serio. Già mi balenava in mente l'idea di rimanere qui a studiare e lavorare per cui ho deciso di provare le selezioni per entrare all' Uniwersytet Warszawski, facolta’ di management, una tra le migliori in Polonia. In realtà l'avevo fatto soprattutto per soddisfazione personale, per poter dire "ce l'ho fatta". Ma poi ho passato tutti i colloqui e ho deciso che l'Italia poteva aspettare.

Come definiresti la cultura polacca e il suo popolo? Gli abitanti dell'Europa dell'Est spesso vengono definiti freddi e inospitali... ma potrebbe essere l'ultimo di una lunga serie di stereotipi..

Essendo qui da qualche anno ho imparato a conoscere e rispettare la cultura locale ma diciamo che se lo stereotipo esiste un fondo di verità c'è sempre. Non definirei i polacchi freddi e inospitali, semplicemente sono diversi da noi e tante volte ragionano esattamente al contrario di come ragionerebbe un italiano. Il polacco medio sta abbastanza sulle sue, non è molto trasparente e quindi è difficile conoscerlo veramente bene.


A Varsavia studi all'università e lavori. Qual è stato il tuo primo approccio col mondo del lavoro e quali sono le differenze più evidenti che si notano al confronto con l'Italia?

Ho iniziato a lavorare da tre mesi per una ditta italiana, non è molto tempo ma è stato sufficiente per capire che in Polonia si lavora in modo diverso rispetto all'Italia. Ci sono differenze evidenti, come l'orario, che qui inizia alle 8 circa e finisce alle 16: sono otto ore consecutive ma ti assicuro che uscire e sapere che ho ancora mezza giornata davanti non ha prezzo. Anche il salario è diverso, infatti uno stipendio medio si aggira intorno agli 800 euro mensili. Questo è dovuto al basso costo della vita anche se a ben vedere nella capitale il carovita non è economico come nel resto del Paese. Il lavoro qui è sacro, di conseguenza anche il rapporto con il proprio datore è molto formale. Nessuno si sognerebbe di uscirci a cena o a bere qualcosa come capita da noi.


A differenza delle interviste svolte fino ad oggi la Polonia è un paese geograficamente molto vicino all'Italia. Come si vive la crisi ed è ugualmente profonda?

La crisi si sente anche qui, non lo posso negare. Va detto però che questo Paese ha subito un completo rinnovo negli ultimi vent'anni ed è tuttora in continua crescita economica, un'eccellenza tra gli Stati europei. Penso che la Polonia stia facendo fronte in maniera eccellente alla crisi e questo è motivo di attrazione per gli investitori stranieri, europei e non. Infatti la manodopera qualificata costa sensibilmente meno rispetto all'Europa Occidentale, anche aprire un'impresa è più economico e veloce. Poi a questo si aggiunge il fatto di non aver adottato l'Euro ma di aver mantenuto la moneta nazionale (lo Złoty), che può aver giovato all'economia polacca.

Pensi che tornerai a vivere qui o un ritorno in patria è escluso?

Bella domanda! Sinceramente non lo so, per ora il mio primo obiettivo è la laurea e poi dopo dipenderà tutto dalle opportunità lavorative che mi verranno offerte. Ho notato che i giovani, finiti gli studi, hanno un'alta probabilità di trovare lavoro in base a quello che hanno studiato, cosa che per noi italiani è quasi un miraggio.
Una cosa è sicura: voglio soddisfare me stessa al 110%. Detto questo la famiglia, le amicizie e la mia città mi mancano molto quindi non escludo un ritorno. Chissà...

Che consiglio daresti a tutti coloro che vorrebbero fuggire in cerca di una vita migliore ma non trovano il coraggio di farlo?

Sono del parere che “chi non rischia non vince”. Se una persona non è soddisfatta della propria vita o semplicemente vuole fare un'esperienza diversa sarebbe stupido rinunciare solo per la paura di "buttarsi". La paura sarà sempre presente prima di una decisone così radicale, l'importante è non farsi prendere dal panico e non arrendersi di fronte alle prime difficoltà. Non condivido invece l'idea di partire senza obiettivi, senza aver deciso nulla di quella che sarà la vita futura, semplicemente andando a tentar fortuna altrove.

di Giorgia Perbellini per LuxuryandTourism







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