lunedì 18 novembre 2013

Montenapo, la sesta strada più cara del mondo Miani: «Si può ancora migliorare da qui al 2015» -milano.corriere.it

Sempre più attrattiva. E, di conseguenza, più cara. Sale via Monte Napoleone nella classifica delle vie dello shopping più costose al mondo. Un metro quadrato in affitto (parliamo di boutique) costa in media 7.500 euro all’anno, cifra che fa balzare la strada - unica in Italia - al sesto posto (era all’ottavo lo scorso anno) dopo la Causeway Bay di Hong Kong, la Quinta Avenue di New York, gli Champs-Élysées parigini. Alto gradimento. Lo dimostrano prezzi e tempi di attesa: per conquistare una vetrina, pagandola a peso d’oro, serve almeno un anno. 

CRESCE IL MERCATO DEL LUSSO - La classifica «Main streets across the world» è stata stilata da Cushman & Wakefield, una delle maggiori società private del mercato immobiliare mondiale. Sotto la lente degli analisti, salute e costi di 64 vie del commercio globale. Focus italiano: il mercato del lusso è vivo e vegeto, con una crescita dell’8,3 per cento degli affitti «retail» in piazza di Spagna (che comunque non arriva ai costi milanesi), del 7,1 in via Monte Napoleone, del 10 per cento in corso Vittorio Emanuele. Dice la ricerca: «Via Monte Napoleone continua a suscitare un eccezionale interesse da parte dei vari marchi, anche se via Sant’Andrea e via della Spiga possono rappresentare una valida alternativa». Il turnover è vorticoso, come dimostrano i recenti arrivi di Hermès e Stuart Weitzman. «Ormai la lista di attesa è lunghissima, serve più di un anno per sperare di aggiudicarsi una vetrina - spiega Guglielmo Miani, presidente dell’associazione che riunisce le boutique di via Monte Napoleone - ma per gli spazi superiori ai 400 metri quadrati (breve calcolo: vuole dire un affitto da tre milioni all’anno, ndr) le possibilità sono ridotte al minimo, se non inesistenti». 

INVESTIMENTI STRANIERI PARI AL 45% - Milano ancora meta degli investimenti stranieri. E via Monte Napoleone in vetta (qualche paragone italiano: gli affitti in via Sant’Andrea valgono 4.800 euro al metro quadrato all’anno, in corso Vittorio Emanuele 5.500, nella romana via Condotti 7 mila e 1.700 in via Roma a Torino). Battuta da Parigi, dalla giapponese Ginza, dalla londinese New Bond Street, dai cinesi di Hong Kong, la nostra strada dello stile batte Zurigo, Sidney, Seoul. Ma anche Mosca, San Paolo, Barcellona, Singapore, Oslo e Tel Aviv. Il traino è il lusso. Con investimenti stranieri, quasi il 45 per cento sul totale (Bernard Arnault di Lvmh è in testa, come una sorta di «azionista di maggioranza») e, soprattutto, acquisti stranieri: l’80 per cento del fatturato di via Monte Napoleone è creato proprio dai «turisti» dello shopping. Guglielmo Miani è soddisfatto: «Sono dati positivi, vuole dire che il business sta crescendo e che Monte Napoleone acquista valore in tutto il mondo, come le altre vie del Quadrilatero». 

«MIGLIORARE IN VISTA DI EXPO» - E il fatto che sulla Quinta Strada gli affitti superino i 20 mila euro all’anno per metro quadrato e a Hong Kong sfiorino i 25 mila non deve assolutamente spaventare: «Significa che c’è un grande potenziale di crescita. Che conviene investire in Italia, a Milano. E che gli affari, da noi, sono ancora sostenibili». 
In pole position. Ma ancora lontani dal record. E con prospettive economiche promettenti, almeno secondo l’analisi di Cushman e& Wakefield. Soprattutto in vista di Expo. Miani non ha dubbi: «Milano può e deve migliorare le sue performance da qui al 2015. Ora si tratta di promuovere il nostro sistema di accoglienza lavorando tutti insieme. L’obiettivo? Essere sempre più ospitali». 

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