martedì 26 novembre 2013

Imprese edili e immobiliari: quasi 1.100 pronte per i «minibond» -casa24.ilsole24ore.com


Nel mercato dei minibond c'è spazio per 1.096 imprese del real estate. È la stima di Crif rating agency, secondo cui nel nostro Paese 10.457 imprese, con fatturato superiore a 5 milioni, avrebbero le carte in regole per sbarcare nel mercato delle emissioni obbligazionarie riservate appunto alle Pmi non quotate (possibili grazie al Decreto sviluppo del 2012). Di queste, il 10,5% appartiene al settore dell'edilizia e attività immobiliari, cui vanno aggiunte 236 imprese del settore Materiali da costruzione.
«La nostra analisi non pretende di indicare con certezza la capacità della singola impresa di sostenere un eventuale nuovo debito di medio-lungo termine - precisa Francesco Grande, direttore business development di Crif rating agency - ma scatta la fotografia ad un target di soggetti in crescita, che continuano a investire e che paiono in grado di sostenere piani di sviluppo in parte con mezzi propri e in parte con risorse finanziarie da reperire al di fuori di circuiti tradizionali».
Lo studio ha focalizzato l'attenzione sulle aziende con fatturato di almeno 5 milioni, Ebitda pari ad almeno il 10% del fatturato e sempre positivo negli ultimi 3 anni e leva finanziaria (cioè il rapporto tra debiti finanziari e patrimonio netto) non superiore a quattro. Dal punto di vista territoriale, queste si concentrano al Nord-Ovest (38,7% del totale) seguito da Nord-Est (24,7%), Centro (21,2%), Sud e Isole (15,4%).
Il mercato dei minibond è ancora in fase di consolidamento, ma le iniziative cominciano a moltiplicarsi, attraverso la creazione di fondi chiusi, creati appositamente per investire in questo segmento. Tra le ultime iniziative annunciate c'è quella di Banca Akros (gruppo Bpm) e Anthilia Capital Partners, che hanno creato il fondo da 100 milioni "Anthilia Bond Impresa Territorio (Anthilia BIT)" dedicato ai minibond. Il fondo è stato già interamente sottoscritto da 7 banche partner (Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare di Sondrio, Credito Valtellinese, Banca Carige, Banca Carim e Banca Etruria) e saranno proprio loro, ora, a proporre al fondo i loro clienti corporate considerati idonei essere sostenuti con questo strumento.
Anche Bnp Paribas Investment Partners Sgr ha lanciato il suo fondo da 150 milioni (insieme a Prometeia come advisor), mentre il primo era stato quello promosso da Mps, Confindustria Toscana e Finint (tra 100 e 150 milioni).
Dando uno sguardo al segmento di Borsa Italiana Extramot Pro, dove la maggior parte delle emissioni viene quotata (non è obbligatorio, ma è la formula fiscalmente più conveniente per gli investitori) si capisce comunque come per ora le obbligazioni esistenti coprano un ampio ventaglio di imprese, non solo Pmi, ma spesso soggetti medi e grandi. Nel real estate, Filca cooperative (17 milioni di fatturato) ha da poco collocato una tranche da 9 milioni del suo minibond, sottoscritto da Bpm, alcune banche del credito cooperativo, Reale Mutua e Italiana Assicurazioni, società finanziarie e fondi legati alla Agci (Associazione generale cooperative italiane) e Zenit Sgr. Di tutt'altra dimensione èManutencoop Facility Management, gruppo che si occupa della gestione ed erogazione di servizi integrati rivolti agli immobili pubblici e privati, sanità compresa. Un colosso da oltre 1 miliardo di fatturato, che ha collocato un'obbligazione da 425 miloni di euro.

Nessun commento:

Posta un commento