martedì 12 novembre 2013

Domotica, il futuro è di casa. Presto auto, frigo e lavapiatti dialogheranno tra loro -repubblica.it

Ve lo ricordate Minority report, il film di Spielberg in cui Tom Cruise vive in una casa completamente computerizzata, che letteralmente "parla" con lui? Uno scenario futuristico con cui spesso il cinema ha solleticato la nostra immaginazione, da Iron Man 3 a Matrix, suggerendoci che un domani l'umanità avrebbe potuto contare su abitazioni talmente tecnologiche da sembrare quasi umane. 

Quel futuro così accattivante, a quanto pare, è arrivato. Grazie a un accordo sottoscritto da quattro importanti Gruppi mondiali - ABB, Bosch, Cisco ed LG - per cooperare a livello globale nella definizione di una piattaforma software aperta, con cui tutti gli apparecchi funzionanti con energia elettrica potranno utilizzare uno standard comune per lo scambio di dati, non dovremo aspettare il 2050 per vivere in case realmente "intelligenti", "parlanti" e capaci di interagire con noi come una persona in carne e ossa. 

In un futuro nemmeno così lontano, la nostra automobile (purché ibrida plug-in o 100 per cento elettrica) potrebbe infatti "dialogare" direttamente con la lavastoviglie o il frigorifero, scambiandosi dati ed interfacciandosi con quella che gli esperti definiscono la "casa intelligente". Il tutto allo scopo di rendere più semplice e meno costosa la gestione degli apparecchi alimentati con corrente elettrica, anche in assenza dei proprietari della casa.

Il piano, soggetto all'approvazione delle autorità antitrust, permetterà ad apparecchi e dispositivi di marche e tipi diversi di essere integrati nella domotica, compresi i servizi di sicurezza e d'intrattenimento. Questa piattaforma comune (fino ad ora non disponibile), alla quale potranno accedere anche altri costruttori, potrà riguardare un lunghissimo elenco di dispositivi come interruttori della luce, porte e tapparelle motorizzate, lavatrici e lavastoviglie, smartphone e tablet, attrezzature multimediali e prese per la ricarica delle auto elettriche. Tutti questi strumenti potranno comunicare tra di loro o semplicemente scambiarsi informazioni su internet in modo standardizzato.

Questo importante accordo per giungere ad una piattaforma comune è un passo in avanti verso il cosiddetto "internet delle cose" in cui saranno collegati in rete gli oggetti e gli impianti dell'abitazione e che permetterà  agli sviluppatori di software e ai fornitori di servizi di proporre inedite modalità di gestione dell'abitazione e dei consumi di energia. Uno dei vantaggi della connettività nelle "case intelligenti" sarà la migliore utilizzazione dell'energia, permettendo ad esempio di reagire automaticamente alle offerte dei diversi fornitori in base all'orario, al tipo di utilizzatori e all'andamento della domanda nella rete.

Le "case intelligenti" potranno dunque far avviare la lavatrice quando il costo dell'energia sarà più basso, sospendendo - se ciò risulterà compatibile dal dialogo diretto tra le due unità "energivore" - la ricarica dell'auto. E la stessa ibrida plug-in o 100 per cento EV, grazie alla capacità di immagazzinamento di energia del suo pacco batterie, potrà servire per stoccare corrente acquistata ad un prezzo conveniente e inviarla all'impianto di casa in un momento di picco dei consumi.

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