Gia' in tarda mattinata il titolo Rcs Mediagroup ha smaltito la percezione positiva della decisione del Cda del gruppo editoriale di vendere gli immobili della sede centrale e ha cominciato a perdere progressivamente terreno fino a perdere il 3,7% e poi chiudere a 1,565 euro (-2,19%). Ieri in serata il consiglio di Rcs ha deliberato di cedere per 120 milioni l'immobile centrale (via Solferino e via San Marco) al fondo americano Blacktone con una clausola di riaffitto "con durate variabili su diverse porzioni". Un passaggio caldo del piano strategico in atto nel gruppo, che ha visto la dura opposizione del comitato di redazione del Corriere della Sera.
Non e' la prima volta che la sede di via Solferino e' protagonista di un'operazione di carattere finanziario visto che l'immobile centrale era gia' stato oggetto di uno spin-off immobiliare deciso dall'allora Hdp. Il management della Holding di partecipazioni industriali - recitava una nota del novembre del 2000 - ha siglato l'accordo con Milano Centrale (gruppo Pirelli&C) e i fondi immobiliari di Morgan Stanley Dean Witter per cedere e consentire al tempo stesso la valorizzazione degli immobili di proprieta' della controllata Rcs. L'operazione aveva consentito alla holding guidata da Maurizio Romiti di ridurre costi e indebitamento portando nelle casse di Rcs una liquidita' di 326 miliardi, pari al valore dell'intero portafoglio immobiliare, da reinvestire nel core business. "Il piano - spiegava il comunicato di Hdp - verra' attuato attraverso un articolato sistema societario che permettera' ad Hdp di mantenere il controllo di un antico stabile della casa editrice a Milano, quello di via Solferino, dove hanno sede il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport".
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