lunedì 23 settembre 2013

Imu, i comuni battono cassa - news.immobiliare.it

La seconda rata dell’Imu è saltata, per così dire, per Ragioni di Stato e di stabilità del Governo, ma i Comuni italiani, che con quegli introiti avevano preventivato di fare molte cose, incluso pagare fornitori e dipendenti non ci stanno e alzano la voce per mezzo del Sindaco di Torino e Presidente dell’ Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, Piero Fassino.
Il capo dell’ Anci è stato perentorio e ha inviato al Governo di Enrico Letta un messaggio chiaro e forte; entro la fine dell’ anno i comuni devono necessariamente ricevere i fondi che sarebbero dovuti arrivare con l’imposta sugli immobili e che, così come preventivato, devono considerare anche l’incremento delle aliquote che è stato deciso nel coro dell’attuale esercizio; conti alla mano questo equivale a una cifra aggiuntiva importante; ben 260 milioni di euro. Se non arriveranno quei fondi i Comuni, semplicemente, non potranno pagare i loro conti in sospeso, inclusi quelli con i propri dipendenti.
Nel corso dell’Audizione che ha avuto davanti alla Commissione Bilancio e alla Commissione Finanze della Camera dei Deputati, Piero Fassino ha anche richiesto che slitti alla fine di Novembre, come già è stato fatto per la presentazione del bilancio, anche il termine per far rientare le anticipazioni di tesoreria che, a suo tempo, furono concesse ai comuni italiani proprio in riferimento all’ Imu e, di conseguenza, sia portata al 30 novembre 2013 anche la data ultima per presentargli euqilibri di bilancio dei comuni.
Il Governo sembra aver recepito il messaggio e ha promesso che i fondi arriveranno a brevissimo, addirittura forse entro questa settimana. Fassino, i Comuni, i dipendenti e i fornitori comunali attendono fiduciosi,, e preoccupati.

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